Iltrucco per chi ha gli occhi azzurri e i capelli biondi può essere sia semplice, ma anche molto elaborato: le donne che hanno questi colori posseggono tantissime opzioni di scelta riguardo alle tonalità da poter utilizzare. Tuttavia è sempre bene sapere quali sono i colori che più ti valorizzano e quelli che invece non sono adatti a te.Questi che seguono sono dei consigli sul trucco per chi ha occhi azzurri e capelli biondi che si riferiscono a tre occasioni diverse. Puoi trovare tutte le informazioni che ti servono se vuoi realizzare un trucco occhi azzurri per il giorno, per la sera o se sei invitata ad una festa. Vediamo quali sono i colori su cui devi puntare.
TRUCCO DA GIORNO
Per te che vuoi realizzare un make up per occhi azzurri e capelli biondi per la pelle chiara devi puntare su tonalità non troppo cupe e pesanti, specialmente di giorno, perché rischi di apparire esagerata. Altra cosa da evitare sono pure ombretti e matite troppo perlate o peggio ancora con glitter: questo tipo di trucchi sono da riservare rigorosamente per la sera perché danno un brutto effetto alla luce del sole. Sia che tu debba recarti a scuola o che sia diretta in ufficio, puoi giocare con colori tenui e morbidi, come avorio, nocciola, bronzo, rame e pesca. Inoltre, piuttosto che utilizzare un eyeliner liquido, che ha un effetto più da sera, scegline uno nella versione a matita: preferisci quello marrone a quello nero. Completa infine con un fardrosa o color albicocca. I colori del rossetto dovrebbero invece rimanere molto sul naturale, cannella o beige, a completamento di un look molto fresco e semplice. Anche se è un trucco occhi azzurri e capelli biondi da giorno non tralasciare mai le tue ciglia: tienile sempre ben curvate e con un bel mascara nero o marrone sopra: attirerai gli sguardi sui tuoi bellissimi occhi azzurri. Guarda come passare facilmente dal make up giorno al make up sera in pochi minuti.
TRUCCO DA SERA Quando le luci diventano più soffuse allora puoi divertirti con un trucco per occhi azzurri e capelli biondi più particolare. Per un look da sera molto d’effetto scegli ombretti dai riflessi metallici, perché si sposano benissimo con i tuoi occhi azzurri. I colori che devi preferire sono di certo quelli argentati, viola, bronzo e rame. Questi colori piuttosto scuri vanno sempre accompagnati a sfumature più chiare: perfetti gli accoppiamenti con bianco panna, avorio, grigio perla. Ma i tuoi occhi apparirebbero magnifici anche utilizzando uno di questi colori su tutta la palpebra mobile: poi per rendere il trucco più deciso traccia una riga di eyeliner liquido lungo il bordo superiore, finendo con una piccola virgoletta per ricreare un pò uno stile “occhi da gatta”. Per completare il trucco degli occhi scegli un mascara extra black, che ha solitamente un contenuto di pigmenti neri superiore ai normali mascara: questo perché chi ha i capelli biondi ha anche ciglia molto chiare, che quindi vanno intensificate con un bel colore deciso. Infine spennella un pò di fard rosato sulle guance e scegli per la bocca un rossetto o lucidalabbra abbastanza naturale, in modo da mantenere lo sguardo sempre in primo piano e realizzare un trucco per occhi azzurri e capelli biondi impeccabile.
TRUCCO DA FESTA Siete pronte? Per questo genere di eventi potete tranquillamente truccare gli occhi azzurri osando con i colori. Scegli i più sgargianti e vistosi perché gli occhi azzurri si adattano molto bene a diversi tipi di tonalità di ombretto. Tra quelli su cui devi puntare ci sono sicuro il blu intenso, l’azzurro acceso, il verde lime e il viola iridescente. Questi ombretti sono davvero ottimi perché da un lato attirano subito l’attenzione sui tuoi occhi e dall’altro non richiedono molto altro trucco per essere d’impatto. Un altro modo che hai di stupire è applicare una riga di eyeliner bianco: se sulla palpebra mobile hai applicato un ombretto piuttosto scuro in perfetto stile smokey eyes, passa sul bordo superiore l’eyeliner chiaro e vedrai subito l’effetto assolutamente perfetto per un trucco per occhi azzurri e capelli biondi. Completa con un fard fucsia da sfumare molto bene sugli zigomi e un rossetto rosato.
Vanessa Paradis, l'attrice che debuttò come cantante a soli 14 anni col
vendutissimo singolo "Joe le taxi", e Johnny Depp, l'attore che da
alcuni anni accarezza il mondo discografico, si sono lasciati. La coppia
era assieme da quattordici anni. Per ora nessun dettaglio sul perché
della separazione. Press Association riporta solamente una brevissima
dichiarazione del portavoce di Depp, il quale afferma che i due si sono
"separati amichevolmente" e chiede ai media di rispettare la privacy di
Johnny e Vanessa in questo momento non facile. I due, che si conobbero
nel 1998, abitavano in Francia con i figli Jack di 9 anni e Lily-Rose di
tredici. Finora Depp ha collezionato un disco solista, una
collaborazione con Shane MacGowan, un'apparizione come chitarrista in
una canzone degli Oasis e ha anche militato in un gruppo, i P, una sorta
di side-project con Flea dei Red Hot Chili Peppers. Prima di Natale
l'attore si è più decisamente avvicinato al campo musicale pubblicando
la colonna sonora di "The rum diary", prima uscita discografica della
Infinitum Nihil, la sua nuova casa di produzione. Più recentemente Depp
ha suonato in "You're so vain", un "bonus" che appare in "Born villain",
l'ultimo album dei Marilyn Manson. Nel 2000 Vanessa aveva pubblicato
l'album "Bliss", dedicato a Johnny e alla figlia Lily-Rose Melody Depp
nata il 27 maggio 1999.
The cycle repeated as explosions broke in the sky all that I needed was the one thing I couldn't find
And you were there at the turn Waiting to let me know
We're building it up To break it back down We're building this up To burn it down We can't wait To burn it to the ground
The colors conflicted as the flames climbed into the clouds I wanted to fix this but couldn't stop from tearing it down
And you were caught at the turn caught in the burning glow And I was there at the turn Waiting to let you know
We're building it up To break it back down We're building this up To burn it down We can't wait To burn it to the ground
You told me yes You held me high And I believed when you told that lie I played that soldier You played king And struck me down when I kissed that ring You lost that right to hold that crown I built you up but you let me down so when you fall I'll take my turn and fan the flames as your blazes burn
And you were there at the turn Waiting to let me know
We're building it up To break it back down We're building this up To burn it down We can't wait To burn it to the ground
when you fall I'll take my turn and fan the flames as your blazes burn We can't wait To burn it to the ground (x2)
La dottoressa Michela Rosati, psicologa e psicoterapeuta a Terni,
specializzata in psicoterapia cognitivo comportamentale
(www.michelarosati.it), fornisce cinque utili consigli per provare ad
aiutare la riflessione di quelle persone che si trovano a dover valutare
se partire o meno da sole per le ferie estive.
Le vacanze estive sono una piacevole tradizione e rivestono spesso un
ruolo felice nei nostri ricordi, dove sono associate alla fine della
scuola, alle gite al mare, al tempo libero trascorso con amici e
familiari. Ma spesso le tradizioni si trasformano in aspettative che, se
disattese, causano frustrazione, nervosismo e, a volte, profonda
tristezza. Avete mai pensato a cosa succederebbe se dovessimo passare le vacanze da soli?
Rappresentarsi mentalmente un'intera vacanza è impresa piuttosto ardua.
Tanto che alcuni preferiscono rimandare le ferie e restare al lavoro.
Ma è giusto rinunciare al meritato riposo, al viaggio tanto sognato,
perché all'ultimo momento ci troviamo senza un partner?
1. Abbandonate le aspettative. Le persone che hanno
vissuto in modo del tutto soddisfacente l'esperienza di andare in
vacanza da sole sono quelle partite evitando i pregiudizi sul tipo di
vacanza, su quanta gente avrebbero dovuto conoscere, su quanti posti
avrebbero dovuto visitare. È buona norma mantenere la mente aperta e non
aspettarsi che le cose debbano andare in un modo prestabilito. Meglio
essere curiosi e scoprire giorno per giorno quello che succederà.
2. Iniziate con una vacanza breve. Se non avete mai
avuto il coraggio di muovervi senza che qualcuno fosse al vostro fianco,
potreste essere convinti che viaggiare da soli sia troppo complicato e
non faccia per voi. Per avere una visione più realistica delle vostre
capacità e per aumentare la fiducia in voi stessi, cominciate con
piccoli test. Potreste limitarvi a una settimana oppure prenotarvi un
week-end lungo. Se desiderate comunque stare in compagnia, potete
rivolgervi alle agenzie (cercate anche in internet) che prevedono la
possibilità di viaggiare in gruppo, formula ormai più che consolidata e
alquanto apprezzata. La vacanza breve, in genere, è percepita come meno
impegnativa: anche se le cose non dovessero andare per il verso giusto,
avrete perso solo pochi giorni.
3. Se avete un hobby o un interesse, sfruttateli.
A volte scegliere tra le centinaia di proposte a disposizione può
essere difficile per chi vuole o deve partire da solo. In questi casi
puntare sui propri interessi può rivelarsi la carta vincente. Molti tour
operator oggi offrono pacchetti che abbinano la vacanza a un corso di
qualche tipo. Oltre alla classica vacanza studio per approfondire una
lingua straniera, ci sono proposte relative alla fotografia, alla
cucina, alla barca a vela, alla pittura, alla musica, ecc. Tenete
presente che condividere un interesse porta le persone a interagire con
più facilità. In effetti, ci si sente autorizzati d iniziare una
conversazione con qualcuno che si trova lì per il nostro stesso motivo:
facendo parte dello stesso gruppo, tutti appaiono naturalmente più
disponibili al contatto.
4. Casa dolce casa. Se per qualche ragione non avete la
possibilità di muovervi neanche per un giorno, non rinunciate comunque
alla vacanza. Dedicatevi alla casa, facendo cose piacevoli che in genere
non riuscite a fare durante il resto dell'anno. Concedetevi bagni
rilassanti a lume di candela, telefonate agli amici senza fretta,
organizzate il terrazzino con piante e fiori, creando il vostro piccolo
angolo di natura in città. Potete fare quello che volete! Ridipingete
una vecchia parete, aprite un blog, fate lunghe passeggiate, frequentate
piscine o palestre. Quale momento migliore per tornare finalmente in
forma? Stare da soli qualche volta può essere un toccasana: distende,
rilassa e ci aiuta a vedere le cose in un'altra prospettiva.
5. Dedicatevi agli altri. Mai fatto del volontariato?
Cominciate ora: avete tempo a disposizione e voglia di dare a chi ne ha
bisogno. Potete attendervi due grandi ricompense da una simile
esperienza. La prima è quella di nutrire la vostra anima: fare del bene
farà sentire incredibilmente bene anche voi, come ormai ci dimostrano
molti studi e ricerche sulla solidarietà. Il senso di appagamento che si
ricava dall'aver reso un'altra persona felice, spesso ricompensa di
tutti gli sforzi fatti. Il secondo grande vantaggio di unirsi a qualche
organizzazione di volontariato è che in genere si lavora con uno staff,
si è quindi a contatto con persone che condividono lo stesso spirito
generoso e solidale.
Avere un periodo di tempo, come le ferie estive, da trascorrere con se
stessi può rappresentare un'occasione unica di crescita personale.
La breakdance (vero nome b-boying o breaking) è una disciplina di ballo della cultura hip hop sviluppato dalle comunità giovanili afro-americane e latinoamericane del Bronx a partire dal 1968. Dj Kool Herc coniò il termine b-boy per identificare i giovani che ballavano scendendo "a terra", durante i suoi breaks musicali nelle feste di strada del 1972. A partire dagli anni ottanta il b-boying si è diffuso in tutto il mondo, evolvendo la sua tecnica con mosse sempre più spettacolari, e associando la sua pratica ad un vero e proprio stile di vita, di stampo hip hop.
TECNICA
Durante la propria sessione di ballo il b-boy generalmente segue una struttura espressiva, fortemente legata alle categorie tecniche dei passi:
Toprock - parte "in piedi" all'inizio della sessione;
Go-down - passaggio dalla parte in piedi(toprock) a quella "a terra" (downrock);
Footwork - categoria di passi che prevedono l'utilizzo delle gambe;
Powermove - categoria di movimenti di rotazione veloci attorno ad un asse del corpo;
Freeze - categoria di posizioni di blocco in equilibrio del corpo, usato generalmente alla fine della sessione.
Baby Freeze - consiste nell'appoggiare la testa per terra, poggiare anche le mani e, sui gomiti appoggiare una gamba e mantenere l'altra sollevata.
Chair Freeze - consiste nell'appoggiare la testa, un piede e una mano tenendo l'avambraccio perpendicolare al fianco e al resto del braccio e tenendo il corpo parallelo al terreno con il fianco verso il basso.
Influenze sulla tecnica
I primi b-boy si ispirarono principalmente ai modelli offerti dai media e dalla propria cultura di origine (afro-amerciana e latina). La maggior parte degli ispiratori hanno un background africano ed erano personaggi di spicco nel mondo dello spettacolo americano degli anni settanta. Con gli anni ottanta, a seguito della diffusione mediatica della breakdance, la trasmissione Soul Train nel ciclo condotto da Don Cornelius diventò la vetrina per numerosi artisti e ballerini, continuando ad influenzare il modo di ballare dei b-boy e di chi praticava altri stili di danza hip hop.
CRITERI ESPRESSIVI
Lo studio della tecnica e delle mosse, è abbinato a quello di alcuni fattori che determinano il livello espressivo e spettacolare di una sessione di breakdance. I b-boy riscuotono successo nella comunità, quando inventano o innovano mosse e le eseguono in accordo con il ritmo e la melodia. Alcuni termini tipici dell'hip hop, nel gergo strettamente legato al b-boying, identificano altre caratteristiche espressive:
Flow - termine in comune con il Rap, indica il livello di padronanza nell'esecuzione dei passi in relazione al fattore espressivo. Il flow determina la differenza fra una "fredda" esecuzione dei passi rispetto ad un'altra più "sentita", e quindi più espressiva;
Attitude - atteggiamento, carattere, fiducia di sè. Indica come un b-boy vive personalmente la sua sessione.
Tutti questi fattori sono caratteristiche imprescindibili per sfruttare a pieno le potenzialità di questa disciplina.
B-BOYS
Il termine b-boy (maschile) e b-girl(femminile) indica chi pratica breakdance. La "b" iniziale non ha un significato ben preciso ma è solitamente ricondotta a parole come: break, Bronx, boogie, black. Un b-boy vive il breaking come uno stile di vita e una ricerca espressiva. Col termine breaker o breakdancer s'intende chi pratica solo l'aspetto tecnico ed è completamente distaccato dalla cultura di riferimento.
FRA BALLO E DANZA
Il breaking si pone a metà strada fra danza e ballo. È un ballo, poiché utilizzato come pratica sociale ed è una danza poiché implica studio e allenamento. La modalità originale in cui il B-boying si esprime è attraverso il cerchio. Secondo Hugues Bazin (La cultura Hip Hop, 1999), l'ambiente sub-urbano vissuto dai primi b-boy ha permesso alla breakdance di ispirarsi alla vita reale per portare avanti la propria ricerca artistica. Poiché nel breaking vengono reinterpretate pratiche socio-culturali africane, l'elemento rituale è molto forte e ne denota i significati sia estetici sia culturali. La performance di breakdance, pur sfruttando i luoghi caratteristici dei balli popolari (strade, discoteche, feste private) dimostrano di essere il frutto di una ricerca espressiva. FILMOGRAFIA
Wild Style (Wild Style), regia di Charlie Ahearn (1982)
Flashdance (Flashdance), regia di Adrian Lyne (1983)
Style Wars (Style Wars), regia di Tony Silver (1983)
Beat Street (Beat Street), regia di Stan Lathan (1984)
Breakin' (Breakin), regia di Joel Silberg (1984)
Breakin' 2: Electric Boogaloo (Breakin' 2: electric boogaloo), regia di Sam Firstenberg (1985)
The Freshest Kids, regia di Elayne Blyth (2002)
Honey, regia di Bille Woodruff (2003)
SDF Street Dance Fighters (You got served), regia di Chris Stokes (2004)
Step Up, regia di Anne Fletcher (2006)
Kickin It Old Skool, regia di Harvey Glazer (2007)
Inside the circle, regia di Marcy Garriot (2007)
Stepping - Dalla strada al palcoscenico (Stomp The Yard), regia di Sylvain White (2007)
Step Up 2 - La strada per il successo (Step Up 2: the streets), regia di Jon Chu (2008)
Planet B-Boy, regia di Benson Lee (2008)
This is beat - Sfida di ballo, regia di Robert Adetuyi (2011)
Let me hear you say hey hey hey Alright Now let me hear you say hey hey ho
I hate it when a guy doesn’t get the door Even when I told him yesterday and the day before I hate it when a guy doesn’t get the tab And I have to pull my money out and that looks bad
Where are the hopes, where are the dreams My Cinderella story scene When do you think they’ll finally see
[Chorus] That you’re not not not gonna get any better You won’t won’t won’t you won’t get rid of me never Like it or not, even though she’s a lot like me We’re not the same And yeah yeah yeah I’m alot to handle You don’t know trouble, I’m a hell of a scandal Me, I’m a scene, I’m a drama queen I’m the best damn thing that your eyes have ever seen
Alright, alright Yeah
I hate it when a guy doesn’t understand Why a certain time of month I don’t wanna hold his hand I hate it when they go out, and we stay in And they come home smelling like their ex girlfriends
I found my hopes, I found my dreams My Cinderella story scene Now everybody’s gonna see
[Chorus]
That you’re not not not gonna get any better You won’t won’t won’t you won’t get rid of me never Like it or not, even though she’s a lot like me We’re not the same And yeah yeah yeah I’m alot to handle You don’t know trouble, I’m a hell of a scandal Me, I’m a scene, I’m a drama queen I’m the best damn thing that your eyes have ever seen
Give me an A (always give me what I want) Give me a V (be very very good to me) R (are you gonna treat me right) I (I can put up a fight) Give me an L (let me hear you scream loud)
One, two, three, four
Where are the hopes, where are the dreams My Cinderella story scene When do you think they’ll finally see
[Chorus]
That you’re not not not gonna get any better You won’t won’t won’t you won’t get rid of me never Like it or not, even though she’s a lot like me We’re not the same And yeah yeah yeah I’m alot to handle You don’t know trouble, I’m a hell of a scandal Me, I’m a scene, I’m a drama queen I’m the best damn thing that your eyes have ever seen
Let me hear you say hey hey hey Alright Now let me hear you say hey hey ho
Hey hey hey Hey hey hey Hey hey hey
I’m the best damn thing that your eyes have ever seen
TRADUZIONE Fatevi sentire dire hey hey hey hey hey hey bene, ora fatevi sentire dire hey hey ho hey hey ho
odio quando un ragazzo non entra in casa anche se gliel’avevo detto ieri ed il giorno precedente odio quando un ragazzo non paga il conto e devo tirare fuori i miei soldi e questo è brutto
dove sono le speranze? dove sono i sogni? la mia storia stile Cenerentola quando pensi che finalmente capiranno?
che tu non migliorerai affatto tu non ti sbarazzerai mai di me che ti piaccia o no, anche se lei mi somiglia molto non siamo uguali
e sì sì sì sono difficile da sopportare non sai cosa sono i problemi ma io sono uno scandalo totale sono una scena, sono una regina del dramma sono la cosa migliore che i tuoi occhi abbiano mai visto
bene bene, si
odio quando un ragazzo non capisce perchè in un certo periodo del mese non voglio stringere la sua mano odio quando loro escono e noi stiamo a casa e tornano con addosso il profumo della loro ex fidanzata
ma ho trovato le mie speranze, ho trovato i miei sogni la mia storia stile Cenerentola adesso tutti vedranno
che tu non migliorerai affatto tu non ti sbarazzerai mai di me che ti piaccia o no, anche se lei mi somiglia molto non siamo uguali
e sì sì sì sono difficile da sopportare non sai cosa sono i problemi ma io sono uno scandalo totale sono una scena, sono una regina del dramma sono la cosa migliore che i tuoi occhi abbiano mai visto
dammi una A, dammi sempre ciò che voglio dammi una V, sii molto buono con me dammi una R, mi tratterai bene? dammi una I, posso organizzare una lotta dammi una L, fatevi sentire urlare
uno due tre quattro
dove sono le speranze? dove sono i sogni? la mia storia stile Cenerentola quando pensi che finalmente capiranno?
che tu non migliorerai affatto tu non ti sbarazzerai mai di me che ti piaccia o no, anche se lei mi somiglia molto non siamo uguali
e sì sì sì sono difficile da sopportare non sai cosa sono i problemi ma io sono uno scandalo totale sono una scena, sono una regina del dramma sono la cosa migliore che i tuoi occhi abbiano mai visto
fatevi sentire dire hey hey hey hey hey hey bene, ora fatevi sentire dire hey hey ho hey hey ho