Caratteristiche
Il lupo appartiene alla famiglia dei Canidi. Tra i canidi il lupo è il più grande come dimensioni: lunghezza tra i 145 e i 160 cm, altezza tra i 90 e i 110 cm. Il colore del suo mantello varia a seconda dell'età e delle stagioni; generalmente grigio-giallastro o marrone-rossiccio. Il lupo presenta una dentatura caratterizzata da canini affilati, lunghi e ricurvi verso l'interno. Questo animale vive al massimo 10 anni di vita in libertà e 17 in cattività. Il peso del lupo varia geograficamente; in media il peso per il lupo eurasiatico è di 38,5 kg, per il lupo nord americano è di 36 kg, per il lupo indiano e il lupo arabo è di 25 kg, anche se - raramente - sono stati identificati, in Alaska e Canada, alcuni esemplari dal peso superiore ai 77 kg.[3]
Un esemplare selvatico, ucciso nel 1939 in Alaska, raggiungeva il peso record di 80 kg.[4]
La fronte è ampia, le mandibole particolarmente robuste e resistenti, gli occhi sono chiari, generalmente di colore diverso e dal taglio leggermente obliquo, le zampe hanno dei piccoli artigli affilati non retrattili. La mascherina facciale di un lupo adulto si estende intorno alle labbra inferiori e superiori ed è di colore bianco-crema, mentre negli individui giovani può essere incompleta oppure scura in prossimità del muso. Le orecchie hanno generalmente un'attaccatura più laterale e sono più lunghe e larghe. Solitamente non le porta mai flosce e calate lungo i lati della testa, bensì le tiene in posizione eretta lungo il profilo della testa. Il pelo ha sempre una colorazione varia che comprende colori dal marrone antracite al marrone chiaro; ma anche nero, beige, bianco o fulvo. Sul dorso la colorazione è beige con punte nere, sulla parte superiore delle zampe anteriori vi è spesso una vistosa striscia nera e infine il torace è quasi sempre marrone chiaro. Molto vorace, appartiene all'ordine dei carnivori ed è classificato nel genere dei superpredatori.
Il Branco
La funzione di ogni lupo è organizzata all'interno di un branco, con una struttura sociale fortemente gerarchica.
Il branco è guidato da due individui che stanno alla punta della piramide sociale, il maschio alfa e la femmina alfa. La coppia alfa (di cui solo uno dei due componenti può essere il "capo") possiede più libertà rispetto al resto del branco, anche se i due non sono capi nel senso umano del termine: gli individui alfa non impartiscono ordini agli altri lupi; bensì, possiedono la libertà di scegliere cosa fare, quando farlo, dove andare, quando andare. Il resto del branco, che possiede un forte senso della collettività, solitamente li segue.
Anche se la maggior parte delle coppie alfa è monogama, ci possono essere alcune eccezioni: un individuo alfa può preferire l'accoppiamento con un lupo di importanza minore nella scala sociale, in particolare se possiede legami di parentela molto vicini con l'altro alfa (fratello o sorella, ad esempio). Si è osservato che se un esemplare Alfa muore, il compagno o la compagna spesso non forma una nuova coppia con un altro soggetto, ma rimane da solo a guidare il branco. Tuttavia a volte può succedere che il lupo o la lupa vedova prendano un nuovo compagno.
Solitamente, solo la coppia alfa è in grado di crescere una cucciolata (gli altri lupi del branco possono allevare, ma, di solito, non possiedono le risorse necessarie a portare i cuccioli alla maturità). Tutti i lupi del branco assistono la crescita dei cuccioli. I piccoli, quando diventano adulti, possono scegliere se rimanere all'interno del branco e aiutare ad allevare i nuovi nati, opzione di solito scelta da alcune femmine, oppure disperdersi, scelta presa in considerazione più che altro dai maschi.
La grandezza del branco può cambiare con il passare del tempo secondo alcuni fattori, come l'habitat, la personalità individuale dei lupi, o la quantità di cibo disponibile. I branchi possono contenere dai 2 ai 20 lupi, sebbene un branco medio contenga circa 6 o 7 lupi. Un nuovo branco si forma quando un esemplare abbandona il suo branco di nascita e rivendica un suo territorio. I lupi solitari possono viaggiare in cerca di altri individui anche per distanze molto lunghe. Gli individui che si disperdono devono evitare i territori di altri lupi perché gli intrusi su territori già occupati vengono cacciati via o uccisi.
La Gerarchia
La gerarchia (guidata dalla coppia alfa) influisce su tutte le attività del branco. Nei branchi più grandi, si possono trovare, oltre a quella principale, altre due gerarchie separate: la prima viene esercitata sui maschi del branco ed è guidata dal maschio alfa, l'altra sulle femmine del branco, ed è governata dalla femmina alfa. In questo caso, il maschio alfa sarà il componente più importante della coppia alfa, sebbene, in alcuni casi, sono state osservate situazioni in cui la femmina alfa abbia preso il controllo dell'intero branco. Le gerarchie del maschio e della femmina sono interdipendenti, e sono costantemente mantenute da complesse e aggressive manifestazioni di predominio e di sottomissione.
Oltre alla coppia alfa, si possono trovare, specialmente nei branchi molto grandi, un lupo o dei lupi beta, un "secondo in comando" rispetto agli alfa. Normalmente, i beta assumono un ruolo più importante nel gruppo aiutando l'allevamento dei nuovi nati, spesso sostituendo i genitori quando la coppia alfa non è presente.
La perdita di grado può essere immediata o graduale. Un lupo più vecchio può semplicemente scegliere di lasciare il proprio posto quando gli si presenta un pretendente motivato, evitando spargimenti di sangue o lotte. Dall'altro lato, però, l'individuo sfidato può scegliere la lotta, che può avere diversi gradi di intensità. Mentre la maggior parte delle aggressioni dei lupi è più che altro ritualizzata, e non prevede danni fisici, uno scontro in cui la posta in gioco è così importante può facilmente risultare in ferite o danni per uno dei due o anche per entrambi. Colui che esce sconfitto da uno scontro del genere viene molto spesso cacciato via dal branco, o addirittura, seppur molto raramente, viene ucciso dagli altri membri del branco come atto di ribellione. Questo tipo di scontro si verifica principalmente durante la stagione degli accoppiamenti.
L'ordine gerarchico all'interno del branco è stabilito e mantenuto attraverso una serie di posizioni e di incontri rituali. I lupi preferiscono opporre un'ostilità psicologica anziché fisica, ciò significa che uno stato molto alto nella scala sociale è basato molto più sulla personalità o sull'atteggiamento, che sulla taglia dell'individuo o sulla sua forza fisica. Il grado sociale, chi lo detiene, e quanto è elevato nella gerarchia varia molto tra branchi e individui. In branchi molto grandi, o in un gruppo di giovani lupi, il grado sociale può mutare costantemente, oppure essere circolare (esempio, lupo A ha il predominio su lupo B, che a sua volta ha predominio su quello C, che ha il controllo su A), o "incrociato" (il lupo A ha il predominio sul lupo B, cha ha il predominio su C, che a sua volta controlla D e quest'ultimo controlla B. Un eventuale E controlla C, e così a seguire...).
In un branco normale, comunque, solo un lupo assume il ruolo di omega (vale a dire il più basso ruolo nella scala sociale del branco). Questi individui subiscono il maggior numero di aggressioni dal resto del branco, e possono essere soggetti a varie forme di crudeltà (a partire dal costante predominio dagli altri membri del branco fino a continue molestie, anche fisiche). Sebbene, dopo un'affrettata analisi, questa disposizione possa sembrare discutibile, la natura dinamica del branco esige che un lupo sia al gradino più basso della scala sociale. Infatti, tali individui sono forse più felici, pur sopportando continue dimostrazioni di forza e di sottomissione, che vivendo da soli. Per i lupi, il cameratismo, non importa in quale forma, è preferibile alla solitudine, e, invero, i lupi sottomessi tendono a scegliere un basso grado nella gerarchia piuttosto che rischiare di morire di fame. Nonostante ciò spesso gli omega osano sfidare la coppia alfa e se questi vengono sconfitti vengono cacciati dal branco. Questi potranno tornare nel branco originario o entrare in un nuovo in una sola maniera: sfidare e sconfiggere una coppia alfa subentrando a essi.Il maschio alfa o qualsiasi altro lupo più importante, dopo aver ferito o aggredito l'omega, puliscono la ferita per evitare che si sporchi portando poi malattie al branco o al sottomesso.
Il ruolo del lupo omega all'interno del gruppo è stato riconsiderato, però, in tempi recenti alla luce di nuove osservazioni. Come scrive Shaun Ellis, uno scienziato divenuto famoso per il suo vivere tra i lupi:
Cooperazione nella caccia e dieta [modifica] I branchi di lupi cacciano in maniera cooperativa qualunque grande erbivoro si trovi nel loro territorio, mentre gli esemplari solitari si limitano di norma alla caccia di prede piccole e medie, nonché di bestiame come pecore, capre e vitelli. È anche vero che ci sono stati casi negli Stati Uniti di lupi isolati che hanno ucciso alci e bovini adulti, approfittando del fatto che questi fossero rallentati dalla neve alta. Lupi isolati, almeno fino a meno di un secolo e mezzo fa, in Italia ed Europa in alcuni casi divennero antropofagi, attaccando e divorando soprattutto donne e bambini, come accadde nei casi di Palazzolo Acreide (Sicilia) alla fine del XVII secolo e a Cusago nel XIX secolo. Tuttavia quei fatti furono eccezionali e oggi il lupo è del tutto inoffensivo per l'uomo. Le tecniche di caccia del branco vanno dall'attacco a sorpresa alle cacce a lungo termine. Attraverso una meticolosa cooperazione, un branco di lupi è capace di inseguire una grande preda per alcune ore prima di arrendersi, sebbene il tasso di successo di questo tipo di caccia sia relativamente basso. Spesso prede dei lupi, se in branco, sono alci, caribù, cervi e altri grandi ungulati. I lupi cacciano anche roditori e piccoli animali, seppure in maniera limitata, poiché un lupo medio necessita per sopravvivere, dai 1,3 ai 4,5 kg di carne al giorno. Ciò non significa che i lupi abbiano la possibilità di mangiare ogni giorno: i lupi di rado mangiano quotidianamente, così, quando ne hanno la possibilità, arrivano ad ingurgitare anche 9 kg di carne. Quando cacciano prede molto grandi, i lupi attaccano da tutte le direzioni, puntando specialmente al collo ed alle parti laterali dell'animale. Normalmente, le prede sono animali troppo anziani, feriti, o troppo giovani; tuttavia, anche animali sani possono occasionalmente soccombere. HabitatL'habitat preferito dal lupo è caratterizzato da aree di pianura, foreste montane e radure. Oggi è diffuso soprattutto nelle regioni più remote dell'emisfero boreale.Un lupo ha mediamente un territorio di caccia di 100 km². Per trovare cibo a sufficienza in un territorio inospitale o deserto, un branco può arrivare ad occupare un territorio di 2500 km². Distribuzione Un tempo era diffuso in tutto l'emisfero boreale a nord del 15º parallelo. Ora è drasticamente ridotto di numero negli Stati Uniti e in Europa. Negli Stati Uniti il lupo era sopravvissuto soltanto in Minnesota e Alaska (dove però si può cacciare dal 1º ottobre al 30 aprile).[6] Il lupo è tutelato dalle leggi degli Stati Uniti in tutto il territorio (esclusa ovviamente l'Alaska). Grazie a una serie campagne di reintroduzione effettuate anni fa, il lupo è tornato in vari stati, come Wyoming, Idaho e Montana, e in queste aree sta aumentando di molto il suo numero, già superiore a diverse migliaia. La presenza del lupo in Italia ha toccato il suo punto più basso agli inizi degli anni '70. Una stima indicava che la popolazione si era ridotta a un centinaio di lupi, concentrati sui monti dell'Abruzzo e della Calabria. Grazie alle leggi di protezione, il numero dei lupi è lentamente cresciuto, e stime recenti lo calcolano in circa 800-1000 esemplari, distribuiti lungo tutto l’Appennino, dall'Aspromonte fino alle Alpi Marittime, con presenze anche sui preappennini laziali e nella Toscana centro-meridionale. A nord il lupo è tornato sulle Alpi Occidentali, sconfinando sui massicci alpini francesi e svizzeri.[7] | « I lupi omega hanno un ruolo fondamentale per la sopravvivenza del branco. La loro funzione è disinnescare le tensioni che si creano all'interno del gruppo, minimizzando la possibilità che situazioni di conflitto possano indurre i lupi a ferirsi gravemente. A partire dalle due o tre settimane di vita, il cucciolo omega è sempre al centro di continui litigi fra i componenti della cucciolata. Gli individui omega imparano rapidamente come attirare l'attenzione su di loro sia col gioco sia comportandosi come "buffoni di corte" o clown. Con una serie di comportamenti istintivi ma anche appresi, che vanno da particolari posture del corpo a espressioni facciali e vocalizzi, il lupo omega è in grado di calmare la situazione, evitare ferimenti e ripristinare l'armonia.Spesso il lupo omega è stato definito la "cenerentola" del branco perché ritenuto di basso rango e trattato come tale dagli altri membri. Questa convinzione deriva probabilmente dal fatto che, durante il pasto, gli omega vengono ripetutamente allontanati dalla carcassa. Al contrario, questo comportamento potrebbe essere giustificato dalla necessità di consentire agli individui di rango elevato di cambiare posizione attorno alla preda senza dover combattere con gli altri componenti del branco per poter quindi scegliere le parti e le quantità adeguate alla loro posizione sociale. Lupi affamati potrebbero anche farsi molto male l'un l'altro senza l'intervento degli omega. Una volta che il resto del branco ha terminato il pasto, gli omega vengono ricompensati con il permesso di accedere ad alcuni bocconi pregiati, appositamente tenuti in serbo per loro dai lupi beta. E' quindi probabile che, nonostante le apparenze, gli individui omega abbiano un rango specialistico elevato e godano di grande considerazione all'interno del branco. L'ululato del lupo omega, con la sua ampia estensione, è il più armonioso tra tutti e anche questa caratteristica, in momenti di tensione, può aiutare a riportare la calma quando i lupi sono sulla difensiva. » |
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